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…E NOI AMIAMOCI

Descrizione prodotto

…E NOI AMIAMOCI

Fonit Cetra LPX 95

1981

Lato A
1. Mille Lire
2. Amiamoci
3. Trasloco
4. Trieste
5. Ciao Poeta

Lato B
1. Se Il Primo Maggio A Mosca
2. Rosamarea
3. Che Importa (Se Qualcosa Non Va)
4. Provincia
5. Inventario

note di copertina

Jimmy Villotti: chitarra elettrica e acustica
Juan Carlos “Flaco” Biondini: chitarra elettrica e acustica
Fio Canotti: tastiere, fisarmonica
Tiziano Barbieri: basso
Mauro Ghererdi: batteria, percussioni

Mille Lire
Ricky Portera: steel guitar
Euro Ferrari: fagotto

Amiamoci
G. Carlo Ferri: violino

Trasloco
Paolo Cardini: oboe

Trieste
Sergio Bardotti: piano

Ciao Poeta
Baden Powell: vocal, chitarra, percussioni
Afonso Vieira: percussioni

Se Il Primo Maggio A Mosca
Eros Drusiani: chitarra classica
Mauro Banchelli: chitarra classica
Sergio Endrigo: chitarra classica
Dario Rinaldi: basso
Euro Ferrari: synth

Che Importa (Se Qualcosa Non Va)
Alan King: sax contralto

Registrazione: Studio UMBI, Modena
Ingeneri del suono: brani lato a Andrè Harwood; brani lato b Christophe Bonno
Assistente: Maurizio Maggi
Mixage: Idea Recording, Milano

Il brano Ciao Poeta è stato registrato e mixato allo Studio TM, Roma
Ingegneri del suono: Toto Torquati e Rodolfo Palazzotti

Edizioni musicali: Noah’s Ark – Fonit Cetra Music Publishing srl
Arrangiamenti, produzione e realizzazione: Sergio Bardotti per la Noah’s Ark SaS

Trieste
Arrangiamento di Ruggero Cini
Diretto da Guido Cenciarelli
Registrato allo Studio Forum, Roma

Fotografia: Ilvio Gallo
Elaborazione foto e grafica: Greguoli

note discografiche

• Pubblicato su CD nel 1989 (CDP 683) e nuovamente nel 2003 (5050466-3066-2-3)

Se Il Primo Maggio A Mosca

In questa canzone racconto quello che ha significato per me in questi ultimi vent’anni essere comunista e il rapporto di speranza, poi delusa, che abbiamo vissuto con l’Unione Sovietica. Ricordo un ferroviere alla stazione di Venezia, al tempo del viaggio di Gagarin nello spazio, che leggeva su L’Unità il titolone a tutta pagina su Gagarin e gridava “Siamo nello spazio!”.

[da “Sergio Endrigo” (Lato Side Editori, 1982)]