TANGO ROSSO E adesso cosa fare E adesso dove andare In che cosa sperare E l’uomo nuovo dov’è Si è perduto nella steppa E non tornerà mai più Un’idea strozzata dalla burocrazia Da sgangherati piani quinquennali Ma che malinconia Quando muore un’utopia Altre rivoluzioni Altre primavere verranno Chissà dove chissà quando E adesso cosa fare E adesso dove andare Non ci resta che Batman E un tango da cantare Non c’è più il PCI non c’è più il PCI Il PCI non c’è più non c’è più il PCI Il PCI non c’è più non c’è più il PCI E adesso cosa fare C’è un nome da cambiare Per che santo votare E la pazienza dov’è Una volta si diceva Ha da venì baffò Come un lungo sogno che il giorno porta via E chi ha il coraggio di rinfacciare un sogno Ma che malinconia Quando muore un’utopia Altre generazioni Altre avventure verranno Chissà come chissà quando E adesso cosa fare E adesso dove andare Non ci resta che Batman E un tango da cantare Non c’è più il PCI non c’è più il PCI Il PCI non c’è più non c’è più il PCI Il PCI non c’è più non c’è più il PCI Testo: Bartolocci / Endrigo Musica: Endrigo Edizione: BMG Ricordi S.p.A. Quando il partito comunista italiano chiuse i battenti, ho scritto un piccolo tango ironico, ma non tanto. “come un lungo sogno che il giorno porta via e chi ha il coraggio di rinfacciare un sogno ma che malinconia quando muore un utopia… …non c’è più il picì non c’è più il picì il picì non c’è più non c’è più il picì…” [Sergio Endrigo] testo pubblicato per gentile concessione della BMG Ricordi S.p.A.
La musica di Te Lo Leggo Negli Occhi l’ho scritta a Napoli, una notte, dopo aver fatto una trasmissione televisiva sulle canzoni di Gershwin con Achille Millo e Lilian Terry. Tornai in albergo, mi misi a letto e mi venne in mente questa canzone. Mi sono alzato, ho preso la chitarra e ho cominciato a sviluppare l’idea melodica, fissandola sulla chitarra, ma soltanto la musica, tanto è vero che il testo poi lo fece Bardotti.
E Dino la cantò benissimo.
[da “Sergio Endrigo. La Voce Dell’Uomo” (Edizioni Associate, 2002)]