SE IL PRIMO MAGGIO A MOSCA


Se il I° maggio a Mosca fosse estate
Quanto sole e quanti fiori
Per le strade imbandierate
Se il I° maggio a Mosca fosse estate

E se la neve a Mosca fosse il mare
Quante barche e marinai
Per le piazze a navigare
Se la neve a Mosca fosse il mare

E non più feltri grigi in testa
E rigidi attenti da pompieri
E far finta che sia festa
Con medaglie parate e sonagliere
L’importante è sapere se ci resta
La speranza di altre primavere

Ah se il socialismo fosse solo un fiore
Da portare nei capelli
O da mettere all’occhiello
Quanti bravi giardinieri
Con la falce ed il martello
Tutti bravi giardinieri 
Con la falce ed il martello  



Testo: 		Endrigo
Musica: 	Endrigo
Edizione: 	Fonit Cetra Music Publishing S.r.l. / Noah's Ark Edizioni Musicali S.a.s.

In questa canzone racconto quello che ha significato per me in questi ultimi vent’anni essere comunista e il rapporto di speranza, poi delusa, che abbiamo vissuto con l’Unione Sovietica. Ricordo un ferroviere alla stazione di Venezia, al tempo del viaggio di Gagarin nello spazio, che leggeva su L’Unità il titolone a tutta pagina su Gagarin e gridava “Siamo nello spazio!”.

[da “Sergio Endrigo” (Lato Side Editori, 1982)]




testo pubblicato per gentile concessione della Fonit Cetra Music Publishing S.r.l.