LA PRIMA COMPAGNIA Se c’è chi ha tanto dato e poco ha avuto Tu non sei certo amica mia Io questa sera bevo alla salute Della mia prima compagnia Voglio parlare dell’amore Proprio di quello che ho pagato In questa vita tanto avara Si paga tutto e ben pesato Amore facile di un’ora Dove non giochi la tua vita C’è un po’ di gioia e mai dolore Chiudi la porta ed è finita Io sono un uomo e non un santo A volte mentivo una carezza Allora era gratuito e non mi vanto Anch’io cercavo tenerezza Poi si parlava in confidenza Di vecchie storie di famiglia Di cose tristi e di violenza Di chi dà niente e tutto piglia Non ho vergogna né rimpianti Non ho domande né risposte Ho perso i giorni e sono tanti Ma li ricordo e tanto basta La cosa valeva ben la spesa E la paura e il pentimento La sera gli altri chiusi in casa E noi andando contro il vento Ma quando le incontro per la strada Mi fanno un poco di tristezza E penso sempre a dove cade Il fiore della giovinezza Se c’è chi ha tanto dato e poco ha avuto Tu non sei certo amica mia Io questa sera canto e la saluto Quella mia prima compagnia Testo: Endrigo Musica: Endrigo / Bacalov Edizione: Fonit Cetra Music Publishing S.r.l. testo pubblicato per gentile concessione della Fonit Cetra Music Publishing S.r.l.
Nella musica e nel racconto ricorda l’atmosfera sudamericana che io amo molto. È una canzone che ricorda i miei primi amori nel retroterra veneziano, che allora non mi sembrava così squallido come viene descritto ora.
[da “Sergio Endrigo” (Lato Side Editori, 1982)]