Descrizione prodotto
ENDRIGO
RCA Italiana PM 10368
1963
Lato A
1. Se Le Cose Stanno Così
2. I Principi In Vacanza
3. Annamaria
4. Un Giorno Come Un Altro
5. Forse Penso Anch’io A Te
6. La Rosa Bianca
Lato B
1. Era D’Estate
2. La Guerra
3. Ora Che Sai
4. Canta Pierrot
5. Devi Ricordar
Note di Copertina
Luis Enriquez [Bacalov] e la sua Orchestra – 3, 4, 5a, 5b: i 4+4 di Nora Orlandi
L’origine istriana è, in Sergio Endrigo, un connotato fondamentale: degli istriani ha non solo i principali caratteri fisici (capelli chiari, figura asciutta, lineamenti sottili ma marcatissimi), ma anche quella sottile malinconia che alla gente d’Istria hanno conferito secoli di acrobatica esistenza a cavallo di due razze che d’imparentarsi non ne hanno mai voluto sapere.
La povertà di un istriano è diversa dalla povertà di chiunque altro: suscita eco remotissime, suggerisce ricordi, favorisce meditazioni. Endrigo ammette volentieri di essere stato povero e parla senza reticenze, ma anche senza retorica, della sua lunga gavetta di cantante di “balera” prima e di night-club dopo. Destino ingrato in entrambi i casi, perché Sergio non ha mai avuto lo stile sanguigno tanto gradito al pubblico delle “balere” né quello smaltato e caramelloso spesso apprezzato dai clienti di un night. È piaciuto per anni, tuttavia, ad entrambi i pubblici.
Perché? Perché il talento interpretativo, quando è autentico, smussa anche gli angoli dei gusti più radicati. La favola suggestiva e facile di un Endrigo “esploso” improvvisamente dal nulla va sfatata: i tentativi, prima del suo ingresso nella scuderia RCA, per librarsi fuori e al di sopra dell’atmosfera fumosa e sofisticata (ma impegnata ogni sera a ripetere se stessa) dei nights erano molteplici: fu Nanni Ricordi (un discografico che ha eliminato molte curve dalla strada dei nostri migliori cantautori) ad accordargli per primo fiducia, una fiducia che Sergio mostrò subito di meritare ampiamente con I Tuoi Vent’Anni e La Brava Gente. Da quel momento le impennate delle sua carriera sono troppo note per dover essere ricordate, ma vale la pena di sottolineare come il cantante abbia conservato miracolosamente intatto, attraverso anni di routine, un mondo poetico ora dolente ora giocoso, ma sempre ricco di una sconcertante freschezza che dà ad ogni sua canzone lo smalto affascinante della originalità. Non ha strette parentele con gli chansonniers francesi né con i cantautori nostrani, Endrigo: scrive e canta sull’abbrivio di una vena personalissima e fervida che non ha bisogno di intermediari per arrivare al cuore e ai gusti migliori del pubblico. Dopo anni di professione affronta ancora il pubblico con un pizzico di imbarazzo, ne ha rispetto e soggezione, ne sollecita l’approvazione meditata più che l’applauso estemporaneo. La sua è una modestia non costruita, ma autentica (che lo induce a guardare i suoi errori più che i suoi successi) e il suo costante frugare in se stesso alla ricerca di umori validi da trasferire nella prossima canzone ha spesso cadenze e modi che ricordano quelli della pittura figurativa; se c’è un cantautore le cui composizioni sembrano attingere agli stessi elementi di un quadro questi è certamente Endrigo: Aria Di Neve, Periferia, Via Broletto 34, sono altrettanto inimitabili bozzetti, e anche ora, con Era D’Estate. La Guerra e la stessa riesumazione della suggestiva Canta Pierrot, si rivolge verso immagini ricche di contorni a colori squisitamente pittorici.
Arrivato alla soglia di quella meravigliosa e drammatica età che nella vita di un uomo è costituita dal traguardo dei trenta anni, Endrigo ha raggiunto il suo obbiettivo più segreto e ambito: essere compreso da tutti, essere riuscito a fare di un “genere” che all’inizio poteva sembrare accessibile a pochi un genere popolare. Ed è un risultato che forse riuscirà a cancellare dai tratti del suo viso antichissimo (piacerebbe a Bergman) quel velo sottile di malinconia dal quale non si libera neanche quando esplode in Viva Maddalena.
note discografiche
• – la prima con copertina apribile (all’interno le note di Ciro Dansotti) e un mini-poster cartonato incluso;
• – la successiva a busta chiusa (le note di Ciro Dansotti sono sul retro di copertina).• Nessuna ristampa è mai stata edita.
• Mai pubblicato su CD.








